Lo ‘nferno, de’ miseri suppremo supplicio, in qualunque sede ha con lei oltre a ardente, non ha fatica alla mia simigliante

Lo ‘nferno, de’ miseri suppremo supplicio, in qualunque sede ha con lei oltre a ardente, non ha fatica alla mia simigliante

Esso che fu del nostro sbaglio cagione, di quello e status agrissimo purgatore; io ho ricevuto e ricevo secondo i meriti il compenso. Niuna dolore mi poteva il ante: sola la decesso, nel caso che la decesso e penosa modo si dice, mi puote il i: ella non mi fia stento, anzi adorato, pero in quanto io la disidero, e oltre a dalla sua lato cosicche dalla mia mi fia graziosa. Dato che egli non la mi da, oppure ella da se non viene, il mio ingegno da lui la trovera, ma affinche io in quella spero ciascuno mia spasmo sopprimere. Individuo ci e scalo in gravissimo essemplo di dolore dagli antichi autori, dicenti per lui continuamente essere beccato dagli avoltoi il ricrescente fegato, e dato io non la stimo piccola, ciononostante non e alla mia simigliante; che qualora per esso avoltoi pizzicano il coraggio, per me continuato squarciano il cuore cento milia sollecitudini con l’aggiunta di forti perche taluno sperone d’uccello.

Tantalo allo stesso modo dicono tra l’acque e li frutti morirsi di desiderio e di arsura; dato e io, imposizione nel veicolo di tutte le mondane delizie, per mezzo di ospitale appetito il mio interessato disiderando, e non potendolo avere, tal fatica sostengo ad esempio egli, bensi principale, pero in quanto egli mediante alcuna aspettativa delle vicine onde e de’ propinqui pomi sebbene si crede alcuna volta facolta sfamare, ma io occasione del totale disperata di cio cosicche per mia conforto sperava, e piu amando perche no quegli giacche nell’altrui violenza mediante adatto volere e ritenuto, tutta di lui m’ha specie di desiderio sostare di facciata. E adesso il meschino Issione nella animale feroce carrucola voltato non sente patimento esattamente tipo, giacche alla mia si possa agguagliare: io, in insistente movimento da furiosa furia a causa di gli avversarii fati ammutinamento, patisco con l’aggiunta di afflizione di lui tanto.

Ohime!

E qualora le figliuole di Danao ne’ forati vasi con vana stento continuato versano acque termali credendoli empiere, e io con gli occhi, tirate dal tristo cuore, sempre lagrime contro.

E quanto e pieno atto e di guai alluvione il non riuscire nelle sue doglie spandere alcuna tono, ovvero celebrare la nociva principio, ma convenirle presso buono faccia celare abbandonato nel sentimento!

Ragione ad una ad una le infernali pene mi fatico io di riferire? Unitamente cio cosi fatto cosicche mediante me maggior pena tutta contemporaneamente si trova, cosicche quelle con indeciso ovverosia congiunte non sono. E qualora aggiunto mediante me piu giacche mediante loro d’angoscia non fosse, qualora non in quanto per me conviene afferrare occulti li miei dolori, ovvero al minimo la motivo d’essi, in quel luogo se essi unitamente voci altissime e insieme atti conformi alle loro doglie li possono dimostrare, si sarieno le mie membro maggiori cosicche le loro da considerare. Dunque non patimento, pero anziche di doglia alleggiamento mi sarebbe la trapasso.

Venga adunque il amato compagno, e se ad un’ora vendichi, e me cacci di afflizione; apra il suo pugnale il mio bisognoso animo, e al di la la afflitto intelligenza, affetto e le mie membro ad un’ora ne tragga unitamente parecchio forza; e il centro, di queste cose ritenitore, si appena ingannatore principale e ricettatore de’ suoi nemici, laceri mezzo merita la ordinazione nequizia. Dappoi perche la vecchia potere me tacita del dire e nel profondo delle lagrime vide, simile con ammonimento sommessa mi comincio verso sostenere: – O cara figliuola, cosicche e quello consigli fetlife giacche tu favelli? Le tue parole sono vane, e pessimi sono gl’intendimenti. Io con presente mondo vecchissima molte cose ho vedute, e gli amori di molte donne in assenza di questione ho conosciuti; e arpione perche io in mezzo a ‘l bravura di voi da sistemare non sia, non per alquanto io pur precisamente conobbi gli amorosi veleni, li quali percio vengono gravi, e quantita ancora tal fiata, alle menome genti maniera alle piu possenti, durante quanto con l’aggiunta di alle indigenti sono chiuse le vie a’ loro piaceri, giacche verso coloro cosicche mediante le ricchezze le possono incrociare durante l’ozio loro, neppure quegli in quanto tu come impossibile e numeroso verso te grave favelli, non udii, neppure sentii giammai avere luogo duro modo ne porgi.

Leave a Comment